Quale futuro X il settore ricettivo extra alberghiero

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Occhio ai falsi profeti!!!

Risulta necessario arrivati ad un punto della stagione turistica in cui la maggior parte delle strutture del ns settore stanno chiudendo i battenti o in ogni modo hanno un afflusso molto limitato di turisti, offrire alcuni spunti di riflessione .

1) Problema dei trasporti.

Sino a quando saremo in balia di una politica di trasporti arretrata, arrendevole, illogica , parlare di destagionalizzazione / allungamento della stagione appare una chimera . Se dal punto di vista del trasporto aereo si son fatti evidenti passi in avanti per quanto concerne i voli low cost, rimane insoluto il problema della continuità territoriale sia per i residenti che per i turisti , in quanto soprattutto nei periodi di alta stagione i vettori aerei applicano tariffe esose.

Ancora peggiore la situazione del trasporto via mare , con un evidente monopolio privato perdipiu foraggiato con ingenti fondi pubblici, non ancora sufficientemente controbilanciato dalla concorrenza privata.

Ma risulta evidente che finché , non solo in media / alta stagione ma durante tutto l'anno, il costo del trasporto degli automezzi, dei passeggeri e delle merci rimarrà decisamente più elevato rispetto ai ns maggiori competitors, l'obbiettivo dell'allungamento della stagione con conseguente maggior tasso di occupazione delle strutture ricettive, resterà irraggiungibile.

Per ciò che concerne il trasporto ferroviario, la vetusta dei mezzi circolanti, i tempi di percorrenza medioevali, la scarsissima qualità del servizio , ne fanno un mezzo scarsamente utilizzato dai ns turisti.

Idem come sopra per ciò che concerne il sistema di autobus pubblici.

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